Analisi keyword – Seo Senza Chiacchiere http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org Blog di SEO senza fronzoli Sat, 09 May 2020 16:37:33 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.2 Trovare keywords per il proprio sito internet con Ubersuggest http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/analisi-keyword-ubersuggest/ http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/analisi-keyword-ubersuggest/#respond Wed, 11 Jan 2017 22:39:46 +0000 http://seosenzachiacchiere.com/?p=82 Continua a leggere]]>

Come trovare parole chiave per il proprio sito? I tool sono infiniti, e in questo blog cercheremo di passare in rassegna i principali, mostrando di volta in volta i punti di forza e i punti deboli di ognuno.

Oggi vedremo come utilizzare Ubersuggest per creare una lista di keyword da utilizzare per il proprio blog o sito web. L’obiettivo è individuare le parole chiave più interessanti, ricercate e idealmente facili da posizionare in prima pagina su Google. Questo strumento è totalmente gratuito e semplicissimo da utilizzare.

Usare Ubersuggest per trovare keyword per il proprio sito internet

Cominciamo andando sul sito di Ubersuggest e svolgiamo queste operazioni:

  • inserire una parola chiave “ampia” che definisca la tua area semantica di interesse nel campo di ricerca
  • selezionare la categoria nella quale vuoi creare keyword (web, immagini, etc)
  • selezionare la lingua
  • cliccare su “Suggest”

In seguito saranno riportate numerose parole chiave in una lunga lista, in cima troverai quelle che Google Suggest elencherebbe in una eventuale ricerca della parola sul web (si tratta delle parole suggerite nella barra di ricerca quando cerchi qualcosa su internet), e in seguito saranno elencate le keyword per ordine alfabetico.

trovare keyword sito internet

Qual è la differenza tra Ubersuggest e Google Keyword Planner? Semplicemente il primo tool permette di visualizzare un volume di parole chiave decisamente maggiore e di avere più idee sul loro utilizzo, tenendo a portata di mano una lista utile per il proprio sito. Tuttavia è bene seguire qualche dritta per ottenere il massimo da Ubersuggest:

  • usare parole brevi, concise e generiche per ottenere maggiori risultati. Lo strumento di analisi suggerirà poi keyword più specifiche e dettagliate che potranno essere utilizzate in seguito.
  • cercare parole di ampio utilizzo e diffusione, il più possibile prive di ambiguità

keyword planner adwords

Un consiglio personale che posso dare è di non scaricare la lista direttamente da Ubersuggest, ma seguire questo processo che rende l’analisi meno dispersiva:

  • visualizzare le parole come testo cliccando su “View as text”
  • copiare le parole e incollarle sul Keyword Planner di Adwords
  • segmentare le statistiche per mese e scaricare il documento Excel che si può modificare e personalizzare in modo preferenziale, ordinando per competizione, range di ricerche o per volume.
  • ordinare in base al volume di ricerca

In questo modo otterremo una lista di parole chiavi interessanti per il nostro sito web, molto ricca ma nella quale riusciamo comunque a orientarci utilizzando i dati che Google Adwords ci dà. Uno dei vantaggi è che l’analisi può essere svolta anche da chi non ha conoscenze SEO di nessun tipo: in questo modo quest’attività diventa particolarmente utile per chi non è uno specialista ma vuole semplicemente usare l’analisi delle keyword per trovare degli spunti interessanti, forte di una conoscenza approfondita dell’argomento che viene analizzato

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Tracciare i posizionamenti organici gratis usando Serplab http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/tracciare-posizionamenti-organici-gratis-serplab/ http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/tracciare-posizionamenti-organici-gratis-serplab/#respond Fri, 30 Dec 2016 09:41:51 +0000 http://seosenzachiacchiere.com/?p=129 Continua a leggere]]>

Chi si occupa di SEO sa che c’è una certa penuria di strumenti gratuiti per il tracciamento delle parole chiave, problema non da poco per chi inizia seguire un po’ di progetti ma non ha ancora un grande budget. In questo articolo vedremo in particolare come analizzare i posizionamenti organici di un progetto di una certa consistenza usando Serplab, in modo da ottenere indicazioni che possano risultare utili alla nostra causa e fare da spunto per la creazione dei nostri futuri contenuti. Per chi invece deve monitorare solo il proprio sito è possibile utilizzare Semrush in versione gratuita, strumento che permette di visualizzare i dati in modo sicuramente più chiaro ed efficace di Serplab.

 

posizionamento keyword

Creiamo un progetto collegato al nostro sito e inseriamo subito un numero consistente di parole chiave. Oltre ai nostri termini “obiettivo” di grande interesse, le parole chiave per le quali vorremmo rankare assolutamente, consiglio di inserire subito elenchi sostanziosi di parole chiave sia un po’ generiche, sia molto specifiche (cioè keyword per le quali è lecito fin da subito aspettarsi un discreto posizionamento). Per iniziare si possono utilizzare molti metodi, ne indico un paio:

  • Inseriamo le parole chiave per le quali stiamo già rankando, utilizzando Semrush
  • Analizziamo l’Url della nostra Home Page o di qualche pagina rilevante del sito con il Keyword Planner di Google Adwords (con un’avvertenza: limitate le parole prese in considerazione, perché lo strumento tende a suggerire elenchi infiniti di termini che diventano presto poco rilevanti)

Nel video analizziamo un sito relativo ai “materassi memory” creato con funzione didattica: trackando un grande numero di parole chiave è stato possibile scoprire che, per qualche ragione, il sito risultava posizionato relativamente bene su keyword relative ai materassi dell’Ikea. A quel punto quindi ho deciso di realizzare un articolo apposta su quell’argomento, che altrimenti non avrei probabilmente preso in considerazione, ottenendo una buona crescita nel posizionamento.

Vediamo i parametri che lo strumento ci fornisce:

  • Change: cambiamenti di posizione nel periodo preso in considerazione (un giorno, ma anche periodi più lunghi)
  • Latest: l’ultimo risultato raggiunto. In presenza di una stellina significa che siamo davanti al miglior risultato di sempre
  • Best result: il miglior risultato di sempre
  • First: il posizionamento quando si è iniziato a tracciare la parola chiave (molto importante)
  • Volume: il volume di ricerca della keyword
  • Url: la pagina che sta effettivamente rankando

tracciamento parole chiave

Abbiamo poi dei dati riassuntivi che dovrebbero permetterci di capire a colpo d’occhio l’andamento del nostro posizionamento. I dati sono due:

  • Daily average position: la posizione media giornaliera delle keyword monitorate, dato sostanzialmente da non guardare. Dal momento che lo strumento monitora fin oltre la duecentesima posizione il posizionamento medio è infatti soggetto a grandissime oscillazioni che in realtà non significano praticamente nulla.
  • Serplab average: la media delle visite portate dagli effettivi posizionamenti. Un cambiamento dalla 100esima alla 50esima posizione quindi non cambia nulla dal punto di vista delle visite effettive, se passiamo invece dalla undicesima alla nona posizione l’aumento di visite può essere molto significativo. Il dato quindi è di norma molto più utile per farsi rapidamente un’idea di come procede il nostro progetto.

<h2>Analizziamo l’andamento di una singola keyword</h2>

Valutiamo l’andamento nel tempo di una singola parola chiave, elemento utile per capire l’impatto del nostro lavoro:

  • Clicchiamo sulla parola chiave che ci interessa
  • Osserviamo il grafico con i posizionamenti
  • Osserviamo se in corrispondenza con l’inserimento di note (possibilità importante che ci permette di segnare il momento in cui abbiamo svolto una certa operazione, per esempio l’ottenimento di un link) ci sono stati cambiamenti particolari

Un altro elemento importante per quanto riguarda l’ottimizzazione SEO è il monitoraggio costante dei posizionamenti su Google delle parole chiave più rilevanti per il sito (il cosiddetto “tracking”). Questo tipo di esame ci permette di visualizzare se e come il nostro lavoro sta impattando sull’effettiva posizione in SERP del nostro sito, e quindi individuare le attività che ha più senso portare avanti nel nostro processo di ottimizzazione.

 

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Analisi SEO delle parole chiave con Answer the Public http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/analisi-keyword-answerthepublic/ http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/analisi-keyword-answerthepublic/#respond Fri, 09 Dec 2016 12:20:25 +0000 http://seosenzachiacchiere.com/?p=92 Continua a leggere]]>

Il web è pieno di utili strumenti per l’analisi delle keyword ma spesso questi si limitano ad analizzare in modo superficiale le parole chiave, fornendo lunghi elenchi di simili varianti dello stesso termine, non particolarmente utili per comprendere meglio un argomento. L’analisi delle keyword infatti non va vista come un’attività prettamente SEO volta a scovare la parolina dimenticata o l’ennesima variante dello stesso concetto, ma come la porta di ingresso per un piano editoriale SEO che veramente interessi l’utente.

Con piano editoriale SEO intendo l’idea di farsi guidare, nella scelta degli argomenti da trattare nel proprio sito, non da personali valutazioni (o suggestioni), ma dall’effettiva analisi di ciò che gli utenti realmente cercano online. Per scovare una nuova idea o una nuova tematica da trattare, infatti, l’analisi delle keyword deve puntare a individuare concetti ampi, non semplici varianti o sinonimi del termine di partenza.

Uno strumento molto utile è Answer The Public, che non si limita a suggerirci un elenco di parole chiave dal volume relativamente alto, ma cerca di suggerire domande e frasi complete, permettendoci di comprendere meglio il pubblico a cui ci rivolgiamo.

Analisi SEO delle parole chiave attraverso Answer the Public

Answer the Public, answerthepublic.com, è uno strumento d’analisi di parole chiave diverso dagli altri, simile a Ubersuggest ma molto più ricco per chi vuole avere una comprensione maggiore dell’argomento: la ricerca di una keyword produrrà dei risultati più “ampi”, magari meno pertinenti ma sicuramente più utili da utilizzare come “fonte di ispirazione”.

piano editoriale seo

 

Per utilizzare Answer the Public è necessario:

  • inserire la parola chiave da analizzare
  • selezionare la lingua italiana
  • avviare la ricerca cliccando su “Get the questions”

Lo strumento incrocerà le parole chiave con domande, preposizioni e combinazioni. I risultati di questa complessa analisi potranno essere utilizzati per creare un piano editoriale SEO orientata al SEO, certo, ma anche e soprattutto agli interessi dell’utente. Se cerchiamo “posizionamento Google” come keyword, la ricerca ci proporrà le domande più frequentemente poste a riguardo, ad esempio, “come migliorare il posizionamento Google”. Inoltre potremo visualizzare la combinazione di tali parole chiave con preposizioni o altri termini comuni, come “posizionamento Google come funziona”. Alla fine della ricerca invece verranno elencate le keyword in ordine alfabetico, proprio come fa Ubersuggest, rendendo l’utilizzo di questo strumento tutto sommato superfluo.

answer the public

Quali sono quindi i principali punti di forza di Answer the Public e perché utilizzare questo strumento oltre agli altri più conosciuti?

  • la possibilità di condurre un’analisi delle parole chiave più complessa, ricca e soddisfacente, visualizzando non solo asettici elenchi di keyword, ma anche interessanti combinazioni con preposizioni e domande
  • l’opportunità di sviluppare un piano editoriale SEO più accurato, definito e più rivolto agli effettivi dubbi del lettore

Answer the Public non deve sostituire gli altri strumenti di analisi delle keyword, ma è sicuramente uno strumento con un ottimo valore aggiunto per le attività di analisi più “creative”.

Trucco SEO per il copywriter pigro

Answer The Public è quasi più uno strumento da copywriter che da consulente SEO: per chi deve scrivere molto di argomenti molto vari, magari su cose che conosce solo superficialmente, il tool permette di “capire” subito i punti principali da trattare in un argomento di cui non si conosce nulla. Provate a inserire nello strumento una parola relativa a un tema un po’ tecnico, sul quale non sapreste cosa scrivere, e confrontate i risultati con quelli forniti da Ubersuggest, Keyword Planner di Adwords o altri strumenti: probabilmente avrete una comprensione migliore dell’argomento e potrete strutturare il vostro articolo riducendo significativamente il tempo dedicato alla ricerca.

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Local Seo per monitorare il posizionamento delle keywords locali http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/local-seo-tracciamento-keyword/ http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/local-seo-tracciamento-keyword/#respond Wed, 07 Dec 2016 15:33:54 +0000 http://seosenzachiacchiere.com/?p=62 Continua a leggere]]>

Spesso le aziende sono più interessate ai risultati sulle mappe prodotti dalle ricerche sul web, che ai risultati organici: per un’attività locale infatti la presenza sulla mappa di Google dà un impulso agli effettivi contatti commerciali che è molto superiore rispetto agli altri risultati. Per questo in un’attività di SEO locale diventa fondamentale tracciare il posizionamento delle keyword locali, trackando il comportamento della scheda Google MyBusiness cui l’attività è collegata.

Gli strumenti di SerpLab, www.serplab.co.uk, ci permettono proprio di fare questo: controllare il ranking delle parole chiave di interesse, tracciandone la posizione in seguito ad una ricerca online. Per farlo avremo bisogno però di sottoscrivere un piano a pagamento dal costo contenuto (circa 5 euro al mese).

Usare Serplab per il Local Seo delle nostre keyword

Oggi vedremo come monitorare la posizione delle keyword che ci interessano sul web, ovvero come tracciare il posizionamento delle parole chiave locali prendendo come esempio un ristorante a Milano.

local seo

Quando effettuiamo una ricerca su Google, spesso visualizziamo dei risultati che non solo solo legati ad un URL ma anche ad una scheda google MyBusiness, per verificarne i posizionamenti dobbiamo creare un progetto su SerpLab seguendo questi passaggi:

  • creare un progetto su Serplab
  • dare il nome al progetto
  • inserire il dominio
  • inserire le keyword
  • scegliere l’opzione Google local nelle opzioni avanzate
  • inserire il luogo
  • inserire il nome esatto del business
  • avviare il progetto cliccando su “Add Project”

In seguito potremo visualizzare l’avanzamento della pagina di Google MyBusiness nel ranking di ricerca e delle vostre keyword locali, parametro variabile nel tempo.

tracciare keywords

Facendo un esempio, se vogliamo tracciare il posizionamento delle parole chiave del Ristorante Cracco a Milano, dobbiamo inserire nella casella “Project Name” il nome che vogliamo dare al progetto (ad esempio Cracco) e aggiungere il sito web del ristorante nello spazio per il dominio. In seguito basterà solo inserire il luogo della Search Location, in questo caso Milano, e il nome del business che vogliamo monitorare nel ranking delle ricerche local seo, dunque Ristorante Cracco (il nome esatto dell’attività).
Avviso ai naviganti:

  • se state monitorando una località molto piccola verificate che Google Maps sia effettivamente in grado di riconoscerla
  • se state monitorando una località molto grande e non volete restare troppo delusi dai risultati può avere senso individuare una zona specifica all’interno della città (per esempio “Milano Lambrate”)
  • riportate con assoluta precisione il nome dell’attività indicato su Google MyBusiness, basta un minimo errore per rendere il tool del tutto inutile

Ricordate poi che il posizionamento può variare per molti fattori, e quindi non bisogna sorprendersi se vedete delle differenze tra ciò che monitora SerpLab e ciò che voi effettivamente vedete sul vostro pc. Questo non ha importanza: lo strumento non serve ad appurare la “verità” sul posizionamento, concetto privo di senso, ma per valutarne l’andamento nel tempo e permettervi di capire se il vostro lavoro sta funzionando oppure no.

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Analisi delle parole chiave per principianti con AutoSuggest Toolfeast http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/analisi-delle-parole-chiave-per-principianti-con-autosuggest-toolfeast/ http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/analisi-delle-parole-chiave-per-principianti-con-autosuggest-toolfeast/#respond Thu, 01 Dec 2016 15:51:00 +0000 http://seosenzachiacchiere.com/?p=23 Continua a leggere]]>

L’analisi keyword è qualcosa di cui ha bisogno chiunque debba scrivere un testo: sono infatti che convinto che non debba più riguardare solo il consulente SEO, ma chiunque voglia scrivere un testo che risponda alle domande di chi lo leggerà (a mio avviso si dovrebbe fare una bella lezione di “analisi keyword” anche nei master di giornalismo, per esempio). Per questo chi è veramente interessato alla ricerca delle keyword non dovrebbe necessariamente mirare a ranking e visite organiche, ma semplicemente alla maggior comprensione dell’argomento di cui sta scrivendo. Questo articolo fa parte di una serie di analisi di strumenti di analisi keyword che hanno l’obiettivo di essere utilizzabili anche per i principianti.

Lo strumento AutoSuggest fa parte di Toolfeast, una piattaforma che mette a disposizione degli utenti utili “tool” (per la verità al momento solo uno, ma ne dovrebbero arrivare presto degli altri) che aiutano ad effettuare un’attenta analisi di parole chiave anche per principianti. Attenzione, quando parlo di principianti intendo chi non si intende di SEO, ma un discorso molto simile può valere anche per chi magari si intende sì di SEO, ma magari non sa nulla dell’argomento da analizzare (evenienza questa che si verifica molto spesso). Cosa contraddistingue AutoSuggest dagli altri strumenti? Il fatto che non suggerisce solo le keyword più ricercate su Google, ma anche su altri canali online come Youtube, Yahoo, Amazon e tanti altri.

autosuggest

Usare Autosuggest di Toofeast per analisi di parole chiavi per principianti SEO

Utilizzare Autosuggest è molto semplice: funziona in modo del tutto analogo a Ubersuggest ma cerca di aumentarne l’efficacia. Se ad esempio vogliamo visualizzare tutte le parole chiave relative alla keyword “medaglie militari”, basta scrivere la nostra keyword principale all’interno della barra di ricerca e visualizzare i risultati che AutoSuggest ci propone. Vedremo una lunga lista di keyword con la quale è un po’ difficile orientarsi, visto che non sappiamo quanto queste vengano cercate sui motori di ricerca. Per visualizzare i volumi di ricerca delle parole chiave dobbiamo seguire questa procedura:

  • esportarle cliccando su “Export all CSV”
  • salvare il file
  • aprire il file salvato e selezionare la lunga lista per intero
  • portare la lista su Google Adwords, utilizzando gli strumenti di pianificazione delle parole chiave
  • inserire le keyword nell’opzione “Visualizza i dati e le tendenze del volume di ricerca”
  • mostrare il volume di ricerca (ovviamente se non si hanno campagne attive si vedranno quelle insopportabili bande di oscillazione invece dei volumi)
  • impostare l’Italia come “targeting”
  • scaricare il file segmentandolo per mese
  • eventualmente sfoltire l’elenco lasciando solo i volumi mensili, l’indice della competizione e il costo per click (quanto l’inserzionista paga affinché la sua keyword compaia tra le prime ricerche su Google tramite Google Adwords).

In questo modo otterremo la stessa lista corredata dai volumi di ricerca, ottenendo indicazioni più utili sulle parole chiavi più significative.

principianti SEO

Se la nostra parola chiave è molto specifica potrà capitare che alcune keyword abbiano un volume di ricerca molto basso o pari a zero: questo non significa che la parola vada completamente trascurata. Se il termine è conosciuto dallo strumento vuol dire che comunque da qualche parte è stato cercato, e potrà fornirci qualche indicazione interessante per esempio su un approfondimento da scrivere all’interno del nostro articolo.

La lista di parole chiave ricavata dunque ci dà un’idea dei termini da utilizzare e sui cui puntare per aumentare il nostro volume di ricerca, una strategia facile e comprensibile anche per i principianti che non vogliono ricorrere alla consulenza di un esperto ma preferiscono il fai da te.

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Aumentare le visite al proprio sito con una singola azione con Semrush http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/aumentare-le-visite-al-proprio-sito-con-una-singola-azione-con-semrush/ http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/aumentare-le-visite-al-proprio-sito-con-una-singola-azione-con-semrush/#respond Thu, 01 Dec 2016 15:48:16 +0000 http://seosenzachiacchiere.com/?p=18 Continua a leggere]]>

Lo scopo principale delle strategie SEO è quello di massimizzare il numero di visitatori alle nostre pagine tramite Google, possibilmente attraverso attività che non siano troppo onerose in termini di tempo o di investimento economico. È raro che un navigatore del web alla ricerca di qualcosa in particolare, passi alla seconda pagina, di solito capita quando si cercano argomenti di nicchia o si è disperati. Visto che la differenza tra prima e seconda pagina è così cruciale in questo video cercheremo delle soluzioni dal minimo impatto (sul nostro tempo) che possano far aumentare radicalmente le visite al nostro sito.

Si tratta appunto di una strategia di posizionamento su un numero ristretto di keyword. In questo caso non c’è bisogno di scandagliare il web alla ricerca di programmi sofisticati, né di reinventarsi esperti utilizzando strumenti complicati, basta anche solo utilizzare l’analisi delle parole chiave in questa sezione di Semrush per un’ottimizzazione SEO rapida.

Aumentare le visite e “rankare” in prima pagina con Semrush

L’idea di fondo è molto semplice: il nostro sito probabilmente sta già rankando per un certo numero di parole chiave. Tra queste alcune saranno già in prima pagina, ma molte si troveranno a ridosso dei primi risultati ma ancora troppo lontane dai primi 10 risultati per produrre un traffico significativo.

Procediamo con un esempio pratico, selezionando un sito posizionato bene ma non benissimo per la keyword “pesca sportiva”, e ne copiamo l’URL inserendolo nella barra di ricerca di Semrush applicando i filtri in questo modo (per usare i filtri di Semrush abbiamo già scritto quest’articolo):

  • escludiamo i risultati minori di 10
  • escludiamo i risultati maggiori di 10
  • escludiamo le keyword con costo per click inferiore a 0,10 per sfoltire la ricerca ed eliminare le parole chiave meno attinenti a quella che ci interessa

corso semrush

 

In questo modo ci rimarranno i risultati che davvero ci interessano e che potremo riordinare a seconda del volume o della posizione, a seconda delle metriche per noi più rilevanti. Ad esempio nel caso delle keyword relative al sito dell’Agriturismo Roggia e della pesca sportiva, vedremo che il sito si classifica bene nel “ranking” di ricerca su keyword che contengono termini locali come “provincia di Como” o “Brianza”. I risultati che abbiamo ottenuto ci danno un’idea su come migliorare la nostra posizione e “rankare” in prima pagina utilizzando delle keyword “utili”, cioè keyword dall’elevato valore economico il cui posizionamento è già molto buono ma non ottimale, per le quali ci basterebbe quindi un piccolo sforzo per guadagnare posizioni fondamentali.

Si prenda per esempio in considerazione la parola chiave “agriturismo Brianza”, da 1800 visite mensili, per la quale il sito internet in questione si posiziona in terza pagina. Varrebbe sicuramente la pena creare una pagina specifica sull’argomento, con testi ricchi e immagini originali, cercando di capitalizzare la buona considerazione che Google già ha per il nostro sito su quella certa query.

ottimizzazione seo rapida

 

 

La tecnica ci permette di fare una considerazione più generale su ciò che significa ottimizzazione SEO. Molto spesso si sentono consigliare tecniche che sì, in linea di principio possono portare un beneficio al sito che le mette in pratica, ma che hanno un costo in termini economici o di tempo molto elevato. Ottimizzare non significa fare indistintamente tutto ciò che può portare un qualche beneficio al posizionamento, bensì selezionare quelle specifiche attività che hanno il miglior rapporto tra investimento fatto ed effettivo aumento nelle visite ottenute (non guadagni di posizioni, visite!)

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Come sfruttare i filtri di Semrush per analizzare grandi quantità di parole chiave http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/filtri-semrush/ http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/filtri-semrush/#respond Thu, 01 Dec 2016 15:39:34 +0000 http://seosenzachiacchiere.com/?p=5 Continua a leggere]]>

 

Spesso le analisi delle keyword ci mettono fronte a grandi quantità di parole chiave, molto difficili da analizzare in modo efficace.

I filtri di Semrush ci consentono di analizzare grandi quantitativi di parole chiave senza perderci, con un’efficacia maggiore anche del keyword planner di Google Adwords. Lo strumento poi è particolarmente utile se usato su siti altrui di grandi dimensioni piuttosto che sul proprio.

 

Sfruttare i filtri di Semrush per un piano editoriale

 

In questo articolo prenderemo in esame un sito internet di grandi dimensioni che verosimilmente ranka per moltissime keyword differenti, per esempio consideriamo il sito del Corriere della Sera, www.corriere.it

analisi parole chiave semrush

Le keyword per cui il sito del corriere ranka sono 2.612.510, impossibili da analizzare a mano: cliccando però su “Visualizza report completo” sotto “Keyword di ricerca organica principali” possiamo filtrare le parole chiave e individuare quelle veramente interessanti per noi.

Clicchiamo quindi su “Filtri avanzati” e vediamo una serie di opzioni, ad esempio:

  • Keyword
  • Tipo di keyword
  • Funzionalità SERP
  • Numero di word
  • Posizione
  • Volume
  • Keyword difficulty
  • CPC
  • Url
  • Traffico %
  • Costi %

analisi keyword per piano editoriale

 

Nel nostro caso, all’interno delle parole chiave proposte dal sito del Corriere, può aver senso utilizzare questi filtri:

  • individuare solamente quelle che hanno significativi volumi di ricerca, includendo quelle con un volume maggiore di 5000 ricerche mensili.
  • considerare parole chiave composte da più di due parole, definibili quindi come “code lunghe”
  • ricercare un costo per click (CPC) maggiore di 1$
  • eliminare le keyword brand, cioè le keyword che contengono la parola “corriere”. Escludere le keyword brand è molto giusto concettualmente, perché chi sta cercando un brand come “corriere” non sta effettuando una ricerca organica nel senso comune del termine, ma sta facendo sostanzialmente una visita diretta al sito del Corriere ma è troppo “pigro” per farla scrivendo interamente l’indirizzo. E’ preferibile ottenere questo risultato escludendo proprio la parola relativa al brand, in questo caso “corriere”, e non utilizzando la funzione “brand”, spesso imprecisa.

 

semrush analisi keyword

 

Il risultato finale sarà un bell’elenco di parole chiave caratterizzate da numerosi elementi di interesse, come per esempio il volume di ricerche elevato o il Costo per Click significativo. Fate subito una prova su Semrush, per esempio analizzando un sito molto ampio come Wikipedia e cercando keyword per la vostra nicchia.

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Semrush: uno dei metodi di ricerca delle keyword tra i più efficaci http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/metodo-di-ricerca-delle-keyword-tra-i-piu-efficaci/ http://ilseosenzachiacchiere.altervista.org/metodo-di-ricerca-delle-keyword-tra-i-piu-efficaci/#respond Wed, 13 Jan 2016 15:49:46 +0000 http://seosenzachiacchiere.com/?p=21 Continua a leggere]]>

Spesso fare un’analisi keyword è molto più semplice e veloce di quello che si pensi: senza chissà quale conoscenza approfondita della SEO e senza dedicare un tempo eccessivo a questa attività è possibile ottenere indicazioni utili e immediatamente operative, rendendo magari anche inutile il ricorso alla consulenza SEO.

Le attività SEO solitamente richiedono molto tempo e molto lavoro, tuttavia utilizzando strumenti semplici come l’analisi keyword di Semrush, si possono velocizzare e facilitare i procedimenti ottenendo dei risultati che sono solo parzialmente meno completi di quelli ottenuti con un’analisi più complessa, a fronte di un grande guadagno di tempo.

Trovare parole chiavi efficaci con la “Corrispondenza a frase” e le “keyword correlate” di Semrush

La prima delle funzionalità di Semrush che ci interessa è la “corrispondenza a frase”, che ci permette di vedere tutte le parole chiave (tra quelle presenti nel database di Semrush, chiaramente incompleto ma comunque molto ricco) che contengono in una qualche posizione i termini che abbiamo inserito (potremmo paragonarlo a Ubersuggest, per intendersi). Se scriviamo “scarpe”, per esempio, ci verrà suggerito “scarpe calcio”
La seconda invece sono le “keyword correlate”, una sorta di “Trova idee” di Google Adwords in cui vengono suggeriti termini collegati ma che non necessariamente condividono gli stessi termini. Se scriviamo “scarpe” questa volta potrebbe venirci suggerito “mocassini”. Rispetto al “Trova idee” di Adwords lo strumento cerca di mantenere una maggiore coerenza con il termine iniziale, fornendo un utile riferimento legato al grado di rilevanza (quanto il termine suggerito è effettivamente correlato al termine iniziale). Un altro vantaggio da non sottovalutare è che viene fornito il volume esatto, invece di quella fastidiosa banda di oscillazione (i famosi 10/100, 100/1000 etc.) che da qualche tempo Google propina a chi non ha una campagna Adwords attiva.

analisi keyword semrush

Se ad esempio vogliamo analizzare la keyword “ricerca personale”, o qualsiasi altra combinazione di parole, inseriremo il termine nella barra di ricerca dello strumento e visualizzeremo i seguenti risultati:

  • Volume vero (numeri esatti)
  • CPC (costo per click)
  • Stima della concorrenza
  • Grado di correlazione per le keyword correlate
  • Densità della concorrenza su Adwords
  • Altre informazioni di minore interesse (numero di risultati su Google, Google Trends etc.)

Nell’esempio specifico con “ricerca personale” troveremo con la “Corrispondenza a frase” keyword più “istituzionali” (anche più banali se vogliamo), come “ricerca e selezione personale”, che ci permettono però di non perdere termini importanti correlati. Con le “keyword correlate” invece troviamo anche qualche chicca un po’ meno scontata, come per esempio “screening curricula”

keyword planner

Il vero valore di questo strumento non sta tanto nelle parole effettivamente fornite, che non sono sicuramente di più rispetto a quelle di altri strumenti (anzi, probabilmente sono di meno): il consulente SEO che sta effettuando un’approfondita analisi per un cliente, infatti, di questo strumento può probabilmente fare a meno. La vera utilità è per chi non ha il tempo, le capacità o la strumentazione per realizzare un’analisi keyword approfondita, ma in questo modo riesce comunque a farsi una buona idea della area semantica di cui si sta occupando.

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